Descrizione
Il reddito di libertà è un contributo economico destinato alla donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite da centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.
L'obiettivo del contributo è di favorire l'indipendenza economica delle donne che hanno subito violenza che si trovano in condizione di vulnerabilità o povertà, la cui condizione è dichiarata dal servizio sociale professionale.
La misura prevede un'importo massimo di 400,00 € mensili concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, finalizzato a sostenere le spese per assicurare l’autonomia abitativa e personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o figlie minori.
Il contributo è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito.
Per ulteriori informazioni, consulta il sito dell'INPS.
Approfondimenti
Le destinatarie del contributo sono:
- cittadine italiane
- cittadine comunitarie
- cittadine extracomunitarie con regolare permesso di soggiorno
- cittadine straniere con status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria, ai sensi del Decreto legislatvo 19/11/2007, n.251, art. 27.
La domanda deve essere compilata dall'interessata, o da un suo rappresentate legale o delegato, in formato cartaceo ed essere consegnata al Comune di residenza. Successivamente l'ufficio delle politiche sociali si occuperà di digitalizzare la domanda e di trasmetterla all'INPS.
È necessario presentare:
- l'attestazione della condizione di bisogno ordinario o della condizione di bisogno straordinaria e urgente, rilasciata dal servizio sociale di riferimento
- la dichiarazione che attesta il percorso di emancipazione e autonomia che la donna sta intraprendendo, rilasciata dal legale rappresentate del centro antiviolenza
- le modalità di erogazione del contributo.